La Scuola Superiore Sant’Anna potenzia le attività di ricerca annunciando la costituzione del suo Istituto di Intelligenza Meccanica, il settimo, che si concentrerà su temi come interazione tra essere umano e robot; sistemi intelligenti di automazione; realtà virtuale e aumentata; meccanismi, strutture e materiali smart per la robotica; sensori in fibra ottica e sottosistemi integrati per le telecomunicazioni. Ad annunciarlo recentemente, presso la sede dell’Istituto di Intelligenza Meccanica della Scuola Superiore Sant’Anna, è stata la rettrice della prestigiosa istituzione, Sabina Nuti, nominando il neo direttore di Istituto Massimo Bergamasco.

“L’Istituto di Intelligenza Meccanica della Scuola Superiore Sant’Anna – ha affermato Bergamasco – nasce dall’unione tra il gruppo del laboratorio Percro e quello sulla sensoristica avanzata. L’obiettivo che si propone è svolgere attività di ricerca e formazione nel campo dell’interazione tra essere umano e macchina. Nel futuro, una delle sfide cruciali sarà l’integrazione tra mondo digitale e mondo reale. Il nostro Istituto favorirà questo dialogo attraverso la robotica applicata a diversi ambiti, la sensoristica avanzata, i sistemi di realtà virtuale e attraverso le aree di nostro interesse scientifico che rientrano tra le scienze dell’intelligenza meccanica”.

“La costituzione di questo nuovo Istituto si inserisce di quel percorso di innovazione che, negli ultimi anni, è stato intrapreso con coraggio e determinazione dalla Scuola Superiore Sant’Anna nei campi della formazione, della ricerca e della ‘terza missione’. Anche questo è un segnale del fatto che la nostra ricerca non si è mai fermata, neanche in questo periodo storico complicato dalla pandemia. Il nuovo Istituto di Intelligenza Meccanica lavorerà in sinergia e in collaborazione piena con gli altri Istituti e credo che possa aiutare la Scuola Superiore Sant’Anna a compiere un ulteriore passo in avanti e a svolgere un ruolo di ‘apripista’ nel nostro sistema Paese”, sottolinea la rettrice della Scuola Superiore Sant’Anna Sabina Nuti.

“L’Istituto di Intelligenza Meccanica della Scuola Superiore Sant’Anna – ha affermato Bergamasco – nasce dall’unione tra il gruppo del laboratorio Percro e quello sulla sensoristica avanzata. L’obiettivo che si propone è svolgere attività di ricerca e formazione nel campo dell’interazione tra essere umano e macchina. Nel futuro, una delle sfide cruciali sarà l’integrazione tra mondo digitale e mondo reale. Il nostro Istituto favorirà questo dialogo attraverso la robotica applicata a diversi ambiti, la sensoristica avanzata, i sistemi di realtà virtuale e attraverso le aree di nostro interesse scientifico che rientrano tra le scienze dell’intelligenza meccanica”.

“La costituzione di questo nuovo Istituto si inserisce di quel percorso di innovazione che, negli ultimi anni, è stato intrapreso con coraggio e determinazione dalla Scuola Superiore Sant’Anna nei campi della formazione, della ricerca e della ‘terza missione’. Anche questo è un segnale del fatto che la nostra ricerca non si è mai fermata, neanche in questo periodo storico complicato dalla pandemia. Il nuovo Istituto di Intelligenza Meccanica lavorerà in sinergia e in collaborazione piena con gli altri Istituti e credo che possa aiutare la Scuola Superiore Sant’Anna a compiere un ulteriore passo in avanti e a svolgere un ruolo di ‘apripista’ nel nostro sistema Paese”, sottolinea la rettrice della Scuola Superiore Sant’Anna Sabina Nuti.