Nel Museo delle culture di Milano si racconta la storia della relazione tra essere umano e uomo artificiale. Oltre all’interazione tra uomo e macchina l’evento invita a riflettere sulle questioni aperte, dalla biorobotica alla roboetica fino al pensiero artificiale. La mostra ora è aperta sino al 1 agosto.

L’Istituto di Bio Robotica della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, il principale istituto universitario dedicato alla ricerca sulla robotica in Italia, racconta, in un percorso che affonda le radici fin nella Grecia Classica, il fascino antico esercitato sull’uomo dal suo doppio tecnologico, l’incessante aspirazione a creare automi dotati delle abilità più disparate, i risultati concreti finora raggiunti, le frontiere della robotica contemporanea e futura, e infine le questioni etiche e le riflessioni sociali che il superamento continuo di queste frontiere inevitabilmente solleva, a livello globale.

Un progetto espositivo articolato, che raccoglie in mostra un gran numero di meraviglie tecnologiche e robotiche, ricco di suggestioni e di riflessioni e insieme interattivo. La mostra è diretta a differenti tipi di pubblico: agli adulti che troveranno una chiave di lettura sul futuro, alle scuole che avranno modo di entrare nel mondo della ricerca universitaria e con i temi più attuali del dibattito sulla robotica oggi, alle famiglie che potranno sperimentare l’interazione con alcuni dei robot più all’avanguardia del mondo.

Il progetto ha un triplice respiro: tecnico-scientifico, antropologico e artistico. Sono queste infatti le tre “voci” portate dai curatori della mostra: Alberto Mazzoni, fisico e bioingegnere, responsabile scientifico del Laboratorio di Neuroingegneria computazionale dell’Istituto di Biorobotica della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa; Antonio Marazzi, antropologo e professore ordinario di Antropologia Culturale, già Direttore del corso di perfezionamento in Antropologia Culturale e Sociale presso l’Università di Padova; Lavinia Galli, storica dell’arte e conservatrice del Museo Poldi Pezzoli di Milano.

La mostra offre dunque un’occasione imperdibile per toccare, letteralmente con mano e con cuore, cosa voglia dire poter interagire con un robot in tutte le sue forme.

Fondamentale per capire le potenzialità della robotica applicata sarà la sezione dedicata alla bionica: in mostra le più avanzate componenti bio robotiche high tech progettate dall’Istituto Sant’Anna di Pisa e da altri centri di ricerca, come l’avanzatissimo Istituto Italiano di Tecnologia di Genova, altra eccellenza italiana nella quale vengono prodotti prototipi di fama internazionale. I visitatori potranno inoltre testare direttamente il funzionamento di alcuni esperimenti di telepresenza e conoscere il lavoro dei ricercatori italiani attraverso le webcam in collegamento con gli istituti di ricerca.